IL MITO La Vittoria Alata è la dea greca Nike, “colei che dà la vittoria” in guerra ma anche nelle competizioni pacifiche.
INAUGURAZIONE monumento : 1931
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L’opera fu commissionata per due ragioni e in due momenti distinti: nel dicembre del 1915 il Comune stanziò 10.000 lire per costruire un monumento che doveva ricordare i soldati caduti. Nella primavera successiva invece la Scuola di Applicazione di Fanteria di Parma commissionò il monumento per celebrare la vittoria italiana, su disposizione del Ministero della Guerra.
Inizialmente l’opera scultorea doveva essere posta presso il Palazzo Ducale, poi sul viale che conduce al Giardino Ducale; solo nel 1927 fu decisa la collocazione definitiva. Su Viale Toschi non erano ancora state costruiti gli edifici di servizio della stazione degli autobus e la statua alata sembrava alzarsi letteralmente in volo.
Nel 1941 la statua scampò alla fusione per scopi bellici perché Mussolini, in visita alla città, decise che venisse risparmiata. Nel 1989, quando fu costruito il parcheggio Toschi, il monumento fu smontato e restaurato, prima di tornare alla sua collocazione originale.
ETTORE XIMENES La scultura fu realizzata interamente da Ximenes e fusa utilizzando il bronzo delle armi nemiche nell’Arsenale Militare di Torino. Ximenes (1855-1926) nacque a Palermo e dopo gli studi a Palermo, Napoli e Parigi iniziò a produrre molte opere, come i monumenti a Giuseppe Garibaldi di Pesaro, Milano e Carpi e un gruppo scultoreo per il complesso del Vittoriano a Roma. A Parma lo scultore ha lasciato anche il monumento a Vittorio Bottego e quello a Giuseppe Verdi. Nel 1907 Parma gli concesse la cittadinanza onoraria.
DESCRIZIONE Il monumento è composto da un basamento dell’altezza di 8 metri, realizzato in marmo del Grappa dai militari e dai reduci della Scuola di Applicazione di Fanteria di Parma. Al disopra è posta una colonna con un capitello corinzio, ornata da una lunghissima spada bronzea e avvolta da un fregio vegetale. Alla sommità è posta la statua raffigurante la Vittoria Alata.
Sul lato rivolto a sud del basamento è inciso il Bollettino della Vittoria, mentre sulla parte posteriore si legge la dedica “alla Vittoria d’Italia” da parte degli ufficiali della Scuola di Fanteria. La colonna in cemento armato, rivestito di marmo di Verona, è alta 10 metri, mentre la scultura è di 4,50 metri e con il basamento il monumento raggiunge un’altezza di circa 24 metri.