Parmigianino | 1503-1540

Pittore

Classe: 3°B , Liceo Scientifico Ulivi, A.S. 2017/18

Coordinato da:

Voce Luca Nucera

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Storia del personaggio

PARMIGIANINO (1503-1540) Girolamo Francesco Maria Mazzola, detto il Parmigianino, nacque a Parma nel 1503.


Il Parmigianino, figlio del pittore Filippo Mazzola, venne formato all’arte del disegno e della pittura nella bottega degli zii paterni, visto che il padre morì quando lui aveva appena due anni. Fin da ragazzo dimostra il suo straordinario talento che portò le sue opere a diventare il simbolo della raffinatezza e della grazia tipiche del manierismo.

Nella sua formazione fu sicuramente importante il contatto con il Correggio, suo contemporaneo, la cui influenza seppur minima si può notare, ad esempio, negli affreschi della “Saletta di Diana e Atteone” nella Rocca Sanvitale di Fontanellato che richiamano quelli di Correggio nella Camera di San Paolo a Parma. Questi affreschi furono realizzati tra il 1523 e il 1524 e rappresentano uno dei capolavori giovanili dell’artista.
Nel 1524 il Parmigianino si recò a Roma dove incontrò alcuni allievi di Raffaello e giovani pittori toscani. In quel periodo nasce a Roma una nuova corrente artistica, che si diffonderà poi nel resto dell’Italia e in alcune corti francesi: il Manierismo. Il Manierismo si contrappone alla ricerca dell’armonia dell’arte rinascimentale sviluppando uno stile raffinato e allo stesso tempo stravagante e una preferenza per figure in pose contorte e per colori accesi.

A Roma il Parmigianino realizzò molte opere e il papa Clemente VII gli affidò il compito di affrescare la Sala dei Pontefici in Vaticano, opera che però non venne realizzata. Nel 1527 il giovane pittore fu fatto prigioniero durante il sacco di Roma e dopo aver riacquistato la libertà si spostò a Bologna. Qui si dedicò all’arte dell’incisione e imparò da Antonio da Trento la tecnica dell’acquaforte che perfezionò, prima a Bologna e poi a Parma, fino a diventare il maggior esperto in questo ambito.
Dopo il periodo trascorso a Bologna, il Parmigianino tornò a Parma dove gli venne commissionata la decorazione della cappella maggiore della basilica di S. Maria della Steccata. Pur non essendo stati finiti, in questi affreschi (realizzati tra il 1531 e il 1539) rappresentano il culmine dello stile sempre più raffinato, elegante, prezioso e complesso sviluppato dal pittore.
Dopo aver realizzato varie altre opere, il Parmigianino morì a Casalmaggiore il 24 agosto 1540.

Storia del monumento

INAUGURAZIONE monumento: 1879

AUTORE: Giovanni Chierici
POSIZIONE: Al centro di Piazza della Steccata (già Piazza delle Ortolane)
DATA DI COLLOCAZIONE: Monumento inaugurato il 6 settembre 1879
MATERIALI: Monumento interamente realizzato in marmo statuario di Carrara
STATO DI CONSERVAZIONE: Sopravvissuto ai bombardamenti della II^ Guerra Mondiale, il monumento è stato restaurato nel 1992 con il contributo della Banca Popolare di Milano, la cui filiale parmense si trova dinnanzi alla piazza.
DESCRIZIONE: Il monumento è formato da un alto basamento quadrangolare di circa 3 metri per lato, sagomato in tre piani, oltre lo zoccolo, decorato con cornici e modanature. Il più alto di questi piani serve come base per la statua del Parmigianino.
Nella seconda fascia del basamento emergono due conche a forma di conchiglia che accolgono gli zampilli di una fontana che fuoriescono da due teste scolpite a tuttotondo.
Nei due lati restanti, entro identiche cornici, sono visibili le iscrizioni. Sul lato Nord: “Il Comune eresse”, a Sud: “Contribuì alla spesa l’Ordine Costantiniano”, mentre sopra le due fontanelle sono incise la dedica: “al Parmigianino” e la data di posa del monumento in numeri romani: “MDCCCLXXIX”.
In cima al piedistallo, la statua del pittore, dell’altezza di 2,20 m, rappresentato nell’atto di dipingere, mentre tiene in una mano una tavolozza e nell’altra un pennello, ora non più presente.

NOTE E CONTESTUALIZZAZIONE STORICA: Nell’attuale piazza della Steccata ci sarebbe dovuto essere un monumento a Cavour, uno dei principali artefici dell’Unità d’Italia, per il quale, nel 1861, venne lanciata dal Comune una pubblica sottoscrizione per erigere il monumento.
Vista la scarsità dei fondi raccolti, il progetto venne accantonato, finché, nel 1876, l’allora Sindaco di Parma, il marchese Guido Dalla Rosa, non avanzò la proposta di erigere un monumento al Parmigianino nel medesimo punto.
Tramite il contributo dei sottoscrittori, del Comune e dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio (proprietario dell’adiacente chiesa della Steccata e della piazza) si raggiunse una somma complessiva equivalente a 9.000 Lire.

Il monumento venne inaugurato il 6 settembre 1879 all’interno di una tre giorni di eventi dedicata interamente al grande artista.
All’inaugurazione erano presenti il prefetto e il sindaco. L’anno successivo, venne posizionata attorno al monumento, una cancellata in ferro per proteggere il piedistallo, successivamente rimossa nel 1939 e riutilizzata per scopi bellici.

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